. Visita guidata all'Antiquarium di Boscoreale domenica 28 ottobre 2012 |
Si tratta di un museo di tipo archeologico ed è sito a Boscoreale: al suo interno sono custoditi reperti provenienti dagli scavi di Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia e Boscoreale ed offre uno spaccato sugli usi e costumi della vita romana, nonché della natura durante tale periodo. Il percorso di visita si articola in due sale: nella prima sala sono illustrate le caratteristiche fisiche, la flora e la fauna del territorio e le principali attività umane di epoca romana, con una sezione specifica dedicata ai diversi campi di applicazione e di utilizzo di sostanze vegetali e animali del mondo antico. La seconda sala ospita i reperti ritrovati all’interno delle numerose ville rustiche (legate alle attività agricole, soprattutto alla produzione di vino e olio) del territorio. Il percorso museale si conclude con la visita alla villa rustica in località Villa Regina, situata accanto al museo, l'unica interamente scavata e visitabile
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Scoperto nel 1977 il complesso è una fattoria di piccole dimensioni costruita in età sillana (I secolo a.C.), incentrata su una cella vinaria ospitante 18 dolia interrati per la conservazione del mosto ricavato dall’uva prodotta nel vigneto che circondava la villa e della quale è stato possibile ricostruire l’impianto. La fattoria era infatti dotata di un apposito ambiente per la torchiatura dei grappoli, oltre che di locali adibiti alle attività domestiche, a stalla e deposito. Della pars urbana l’unico ambiente signorile era il triclinio ornato da pitture di III stile, mentre altre stanze di alloggio erano poste al piano superiore accessibile mediante una scala. All’epoca dell’eruzione la fattoria doveva essere utilizzata solo durante le lavorazioni agricole, e presenta molte stanze in attesa di essere ripristinate dopo il terremoto del 62 d.C. Tra gli oggetti ivi rinvenuti si segnalano una piccola erma del dio Bacco, proveniente dal larario del portico, numeroso vasellame da mensa e da cucina, attrezzi agricoli ed alcune lucerne, tra cui una databile al III-IV secolo d.C. che dimostra la frequentazione del sito in epoca posteriore all’eruzione del 79 d.C.
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Il Presidente Marotta consegna
all'archeologo Salvatore Ciro Nappo la tessera di Socio onorario di
ORIZZONTI
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A Nappo viene consegnata anche il
catalogo della Mostra Capolavori della Terra di mezzo
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Salvatore ci ringrazia commosso e ci promette di guidarci ancora su altri siti archeologici della Campania |